In volo con i MiG-29 Fulcrum della Bulgarian Air Force
Dopo avervi portato in volo con i MiG-21 dell’aeronautica militare bulgara (Bălgarski Voennovăzdušni sili), oggi vi portiamo in volo con i MiG-29 Fulcrum bulgari.
Il filmato, realizzato dagli amici di Flight Video & Photo, è stato girato a bordo di un Alenia C-27J Spartan il 7 ottobre 2015 durante un media day organizzato dalla Bulgarian Air Force . All’evento hanno partecipato anche una coppia di MiG-29 dell’aviazione polacca
Il Mikoyan-Gurevich MiG-29 è un caccia bimotore per superiorità aerea di concezione sovietica, progettato nei primi anni settanta ed entrato in servizio nel 1983. Nato in risposta al McDonnell Douglas F-15 Eagle statunitense, il MiG-29 è stato ribattezzato “rondone” per via dell’agilità e delle sue forme che ricordano appunto quelle del piccolo uccello migratore.
L’impianto propulsivo è composto da 2 turbofan Klimov RD-33K con postbruciatore che conferisce ai MiG-29 un’ottima accelerazione che abbinata alla sua agilità e manovrabilità gli consente di eseguire il Cobra di Pugačëv, a dimostrazione delle sue ottime doti nel combattimento manovrato per come era stato concepito negli anni ’70-’80. Come si può vedere dal filmato, parte dell’aria necessaria al funzionamento dei motori viene spillata dalle feritoie superiori (oltre a quelle ventrali) poste sulla radice dell’ala, che si aprono e chiudono in funzione della velocità e potenza erogata.
La Bulgaria ha ricevuto in totale 24 MiG-29 (20 monoposto + 4 biposto) nella versione da esportazione. A maggio 2017 ne risultano solo 15 “sopravvissuti”, e prossimamente saranno sostituiti dai Saab JAS 39 Gripen.
Come riporta PortaleDifesa.it: Nella prima settimana di maggio [2017], in Bulgaria il neo eletto Governo Borisov ha annunciato il GRIPEN come vincitore della gara per la fornitura di 8 velivoli destinati ad affiancare, e progressivamente sostituire, i 15 MiG-29A/UB FULCRUM sopravvissuti – dei 22 acquisiti tra l’89 e il 90 – dei quali appena la metà risulta operativa. A causa dei difficili rapporti con la Russia, derivanti dall’entrata della Bulgaria nella NATO e dalla conseguente riluttanza russa nel fornire assistenza tecnico-manutentiva (l’ultimo intervento della RSK MiG risale al triennio 2006-2009, quando i FULCRUM bulgari ottennero un “leggero” MLU del valore di 31 milioni di euro, non inclusivo di upgrade avionici), sarebbero solo 7-9 gli aerei in grado di volare con una media non superiore alle 45 ore annuali. Nella gara bulgara, il caccia svedese ha battuto la concorrenza dell’onnipresente Lockheed Martin F-16 – previsti 10 aerei di seconda mano che sarebbero giunti dal Portogallo sulla falsariga di quanto avvenuto con la Romania – e dell’Eurofighter TYPHOON – 8 aerei Tr.1 Block 5 italiani. L’accordo, che ha un valore potenziale di 511 milioni di euro, include la fornitura di 8 velivoli JAS-39 C/D – 6 monoposto e 2 biposto – con consegna prevista entro 18 mesi dalla firma del contratto (entro la fine del 2019), parti di ricambio, armamenti e supporto manutentivo ed addestrativo. Altri 8 velivoli sono previsti in opzione.
I MiG-29 bulgari sono rischierati presso la base di Graf Ignatievo l’unica base aerea caccia attiva in Bulgaria. Presso Graf Ignatievo, nell’ambito della missione NATO di Air Policing “Bulgarian Horse“, sono temporaneamente rischierati anche 4 Eurogfighter Typhoon dell’Aeronautica Militare del 4° Stormo di Grosseto, 36° Stormo di Gioia del Colle (Bari) e del 37° Stormo di Trapani-Birgi. L’attività di Air Policing è condotta sin dal tempo di pace e consiste nella continua sorveglianza e identificazione di tutte le violazioni all’integrità dello spazio aereo NATO alle quali si fa fronte prendendo le appropriate azioni utili a contrastarle, come ad esempio il decollo rapido di velivoli caccia intercettori, il così detto scramble.