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Volo Malaysia Airlines MH-370: continuano le ricerche

Un Boeing 777-200 della Malaysia Airlines, marche 9M-MRO, in volo da Kuala Lumpur (Malaysia) a Pechino (Cina), con 227 passeggeri e 12 membri dell’equipaggio, dopo 40 minuti di volo era in rotta a FL350, a circa 90 nm a nord est di Kota Bharu (Malaysia) sul Golfo di Thailandia in contatto con Subang (Malaysia). Mentre era in procinto di essere consegnato al controllo del traffico aereo di Ho Chi Minh (Vietnam), è stato perso il contatto radio e radar alle 01:22 locali ( 17:22 Z, ovvero le 18:22 ore italiane del 7 marzo). Alle 02:40 locali ( 18:40 Z, 19:40 ore italiane del 7 marzo ) il controllo del traffico aereo di Subang  ha comunicato ufficialmente che l’aereo è considerato scomparso. L’aereo aveva carburante per un’autonomia di circa 8 ore. Il volo da Kuala Lumpur (Malaysia) a Pechino (Cina) dura circa 6 ore, ma a distanza di 4 giorni non ci sono notizie del volo MH-370.

L’ ultima posizione nota del Boeing 777 registrata dal radar era a N 6.92 E 103.58 . Non c’è stata alcuna richiesta di soccorso da parte dell’equipaggio, nessun segnale ELT (Emergency Locator Transmitter, ovvero il dispositivo di localizzazione di emergenza) o altro segnale è stato ricevuto dal velivolo. L’ELT si attiva automaticamente in caso di urto o può essere attivato manualmente dal pilota, il segnale può essere catturato dai satelliti in orbita bassa e in meno di un’ora si può rilevare la posizione con buona approssimazione.

In una conferenza stampa la compagnia aerea ha dichiarato che l’ultimo contatto con l’aereo era stato registrato a circa 120 miglia (90nm) a nord est di Kota Bharu (Malaysia), nel Golfo thailandese. Il velivolo era pilotato da un capitano esperto (53 anni, 18365 ore di volo) e da un primo ufficiale (27 anni, 2763 ore di volo).

Sono state avviate missioni di ricerca lungo il percorso di volo stimato dal Golfo di Thailandia, Vietnam, Cambogia, Laos Cina (Mar Cinese Meridionale). Alle ricerche hanno preso parte circa 40 imbarcazioni e 35 velivoli di varie nazionalità.

Anche lo stretto di Malacca rientra tra le zone di ricerca, ma è alquanto curioso in quanto questa zona è molto distante dalla rotta percorsa dal volo MH-370, si trova dalla parte opposta della penisola malese. Non è chiaro come mai si stiano effettuando ricerche in quest’area.

Durante una delle missioni di ricerca, si era diffusa la voce che era stato individuato il segnale ELT a circa 20 nm a sud della costa di Ca Mau. I funzionari vietnamiti successivamente  hanno dichiarato che non hanno ancora individuato i relitti del volo MH-370.

La Cina ha confermato che il velivolo non è mai entrato nello spazio aereo cinese, dopo che si era diffusa la falsa notizia che l’aereo era atterrato all’eroporto di Nanning.

L’ NTSB (agenzia investigativa indipendente del Governo degli Stati Uniti) ha riferito che un team di investigatori (“go team”) è stato inviato in Asia per aiutare a condurre le indagini. L’ NTSB ha dichiarato: “Una volta che sarà determinata la posizione del relitto, sarà determinato anche il paese che dovrà condurre le indagini in base ai protocolli dell’organizzazione internazionale dell’aviazione civile”.

La sera del 9 Marzo (ora locale malese) il Ministero dei Trasporti ha riferito che non è stata rinvenuta nessuna traccia dell’aereo. Le chiazze di petrolio e detriti trovati finora non sono correlati con il velivolo scomparso.

Nella notte del 9 marzo (ora locale malese) il centro di soccorso vietnamita ha pubblicato una foto di una oggetto galleggiante nel Golfo di Thailandia che, nonostante il buio, era stato avvistato da un Twin Otter della Guardia Costiera vietnamita, nella posizione N8.792 E103.374 ovvero a circa 114nm nord della posizione del contatto ultima radar, molto distante. All’alba del 10 marzo (ora locale malese) è stato appurato che questo oggetto galleggiante non è correlato al Boeing 777 malese.

Il centro di controllo del traffico aereo di Hong Kong ha riferito il 10 marzo verso le 17:30 locali (09:30 Z, 10:30 ore italiane) che un aereo di linea in rotta per L642 ha segnalato via radio che sono stati avvistati numerosi detriti in posizione N9.72 E107.42 circa 80nm a sud est di Ho Chi Minh City, a 50nm al largo della costa sud-orientale del Vietnam nel Mar Cinese meridionale e circa 281nm nord dell’ultima posizione nota radar. Gli equipaggi di ricerca e soccorso sono stati spediti in questo campo di ricerca.

E’ stata richiesta la collaborazione di una nave cargo thailandese che era nella zona di avvistamento dei detriti ma finora non ha avvistato nulla di interessante ai fini delle ricerche. Una seconda nave ha invece avvistato alcuni detriti. A seguito di tale individuazione i servizi di soccorso vietnamiti hanno inviato alcune imbarcazioni.

Il dipartimento dell’aviazione civile di Hong Kong ha confermato che un volo Cathay Pacific decollato da Hong Kong e diretto a Kuala Lumpur ha avvistato una grande quantità di detriti mentre sorvolava la zona al largo della costa del Sud Est Vietnam. Si tratta di una zona molto a nord rispetto l’ultima posizione nota del Boeing 777. Ancora non è chiaro se si tratta dei detriti del volo MH-370.

Fonti dell’aviazione cinese riportano che i dati radar suggeriscono una discesa ripida e improvvisa, durante la quale la traccia del velivolo passa da prua 024 a 333, come se avesse invertito repentinamente la propria direzione.

Due dei passeggeri a bordo del volo MH-370 risultano essersi imbarcati con dei passaporti rubati (un passaporto austriaco ed uno italiano) e aver acquistato un solo biglietto di andata; ciò non fa altro che alimentare i forti sospetti di un sabotaggio o dirottamento. I servizi di intelligence malesi e cinesi stanno investigando.

In base ai primi dati raccolti, è probabile che l’aereo si sia disintegrato in volo. Le causa sono da accertare.

Fonte: avherald.com
Ulteriori informazioni: https://en.wikipedia.org/wiki/Malaysia_Airlines_Flight_370

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4 Commenti

  1. Come fa un aereo ad essere qualcosa come 4000 km fuori rotta, senza che nessuno si accorga di niente? inoltre gli aeri di linea dovrebbero essere muniti con i nuovi ELT, i quali trasmettono anche la posizione.

    1. il radar secondario utilizzato dai controllori di volo invia un segnale verso l’aeromobile, il quale risponde con il trasponder inviando il proprio codice identificativo e la quota. se però i sistemi di comunicazione sono disattivati o fuori uso causa guasto generale, ne il trasponder ne gli altri apparati come CPDLC (Controller to Pilot Data Link Clearance) o l’ADS B(Air Data Service) o l’ ACARS (Aircraft Communications Addressing and Reporting System) sono in grado di comunicare. quindi l’aereo scompare letteralmente dai radar civili. però resta visibile al radar primario, utilizzato dai militari, che funziona passivamente, ovvero riceve il segnale riflesso dal velivolo. questi radar hanno una portata inferiore. solo i militari sono in grado di rintracciare e seguire un velivolo che scompare dai radar civili o che entra nello spazio aereo senza “presentarsi”. in teoria, in occasioni come queste, dovrebbero decollare i caccia per intercettare il velivolo sospetto e capire le sue intenzioni….
      un sistema di comunicazione indipendente da quelli sopra citati è quello utilizzato per il monitoraggio del funzionamento dei motori, il quale nel caso del 777 MH370 invia i dati direttamente alla Rolls Royce.
      sembra che il 777 MH370 abbia continuato ad inviare dati alla Rolls Royce nelle ore successive alla sua presunta scomparsa dai radar ATC, tant’è che i militari – a posteriori – hanno individuato alcune tracce radar, che hanno trovato parziale conferma anche nelle tracce satellitari, che hanno portato i soccorritori a concentrare le ricerche nell’oceano indiano

      per quanto riguarda l’elt, quelli piu’ vecchi sono di tipo analogico e il segnale viene individuato attraverso delle triangolazioni; i nuovi elt sono dotati di trasmettitore digitale che fornisce informazioni piu’ accurate http://it.wikipedia.org/wiki/Trasmettitore_di_localizzazione_d%27emergenza#ELT
      il segnale elt si attiva automaticamente in caso di impatto

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