Una nuova era per gli aerei di linea supersonici?
Negli ultimi anni la corsa allo sviluppo di un aereo supersonico da trasporto si è rianimata dopo il prematuro pensionamento del Concorde (ritirato dal servizio nel 2003) e del Tupolev Tu-144 (ritirato nel 1998).
Entrambi i progetti nacquero negli anni ’50 data l’esigenza di sviluppare aerei di linea in grado di superare la barriera del suono per ridurre i tempi di volo necessari per collegare località molto distanti.
Tra il 1968 e 1969 il Tu-144 e Concorde effettuarono il loro primo volo ed entrarono in servizio nel 1975 e 1976. Gli elevati consumi di carburante, costi di gestione, manutenzione, e gli incidenti nei quali furono coinvolti, sancirono la fine della loro vita operativa.
Recentemente alcune aziende del settore aerospaziale hanno avviato la progettazione e sviluppo di nuovi aerei da trasporto supersonici utilizzando nuove tecnologie che consentirebbero di superare i problemi avuti in passato con il Concorde e Tu-144. Ecco alcuni esempi.
- QueSST X-Plane
La NASA, inseme al team Skunk Works di Lockheed Martin, sta lavorando al progetto QueSST X-Plane.
Come suggerisce il nome, la tecnologia Quiet Supersonic Technology contempla una serie di accorgimenti (come una fusoliera più lunga e stretta e l’adozione di ali canard) per ridurre gli effetti del boom sonico, riducendolo di circa 1000 volte rispetto a quello generato dai velivoli supersonici di vecchia generazione.
L’obiettivo è quello di realizzare un aereo commerciale in grado di superare la “barriera” del suono riducendo gli effetti del forte boato associato alle onded’urto.
Dopo i risultati positivi ottenuti dai test condotti nella galleria del vento lo scorso ottobre, l’amministrazione Trump ha inserito il finanziamento del progetto QueSST X-Plane nella proposta di budget 2019 per la Nasa.
Il 2 aprile La NASA ha assegnato a Lockheed Martin una commessa da 250 milioni di dollari per realizzare il primo X-plane. Il nuovo velivolo a basso impatto sonoro denominato “Low-Boom Flight Demonstrator” (LBFD) volerà nel 2021 e raggiungerà Mach 1.4. In base ai primi dati pubblicati, il dimostratore LBFD avrà un’apertura alare pari a quella di un F-16, ma avrà una lunghezza doppia rispetto al caccia multiruolo della Lockheed Martin. Sarà dotato di un motore GE 414-400, lo stesso utilizzato dal Boeing F/A-18E/F Super Hornet.
Alcuni test per ridurre l’impatto acustico dovuto al superamento della barriera del suono erano stati condotti già a partire dal 2003-2004 utilizzando un Northrop F-5E opportunamente modificato, lo “Shaped Sonic Boom Demonstrator”
Non è chiaro se l’X-Plane rappresenterà anche la piattaforma di sviluppo per un caccia bombardiere supersonico.
- Aerion
Lockheed Martin aveva siglato a fine 2017 un memorandum di intesa con Aerion, azienda che sta progettando Aerion AS2, un jet supersonico orientato ad una clientela facoltosa, visto che si tratta di un jet da 12 posti in grado di raggiungere Mach 0,95 su terra e 1.2 su mare grazie alla tecnologia “Supersonic natural laminar flow”.
Aerion afferma che AS2 avrà un’autonomia sufficiente per coprire tratte come New York – Londra, in 3 ore. A novembre 2015 era stata siglato un accordo con Flexjet per l’acquisto di 20 velivoli. Il primo volo dell’AS2 è previsto per il 2023 ed i test dovrebbero concludersi nel 2025.
- Boom Technology
Nel 2016 vi avevamo parlato anche di “Boom”, jet supersonico in fase di sviluppo e progettato dalla Boom Technology, azienda fondata nel 2014 da Blake Scholl, ex dirigente di Amazon. L’obiettivo è quello di realizzare un aereo di linea in grado di trasportare 55 passeggeri a Mach 2.2, in modo da collegare New York e Londra in 3 ore e 15 minuti al costo di 2500 $. In base a quanto dichiarato da Boom Technology, il dimostratore biposto volerà nel corso del 2018, il velivolo definitivo volerà entro il 2023.
La versione liner del Boom avrà un’autonomia di 4500 nm (circa 8000 Km), sarà quindi necessario una sosta tecnica di circa 1 ora – stando a quanto riportato sul sito Boom – per poi riprendere il volo in caso di destinazioni più lontane.
Il 5 dicembre 2017 Boom ha annunciato di aver sottoscritto una partnership strategica con Japan Airlines dal valore di 10 milioni di dollari, con l’opzione per l’acquisto di 20 aerei supersonici Boom. Anche Qatar Airways si è dimostrata interessata.
Nel seguente filmato potete rivedere l’intervento di Blake Scholl durante una delle conferenze TED, dove ha condiviso la sua visione del volo supersonico e di come si evolverà nel prossimo futuro.
- Tu-160 Blackjack
Lo scorso 25 gennaio presso lo stabilimento di Kazan (Russia), il Tupolev Tu-160M2 ha completato il suo primo volo pubblico. Ad assistere era presente anche il presidente Putin.
Il Tu-160M2, derivato dal Tu-160, è un bombardiere strategico supersonico, quadrimotore, ad ala a geometria variabile, paragonabile al B-1B statunitense. Il Tu-160 “Blackjack” è stato concepito come bombardiere nucleare ma, a seguito della presentazione della nuova versione M2, Tupolev ha ricevuto richieste per trasformare questo bombardiere in un aereo passeggeri, come anche auspicato da Vladimir Putin.
Come dichiarato da UAC (United Aircraft Corporation – consorzio di aziende aeronautiche russe di cui fa parte Tupolev), ci sono alcuni nuovi progetti in fase di valutazione tra cui lo sviluppo di un aereo di linea supersonico che potrebbe includere alcune soluzioni tecniche già adottate e sperimentate sul Tu-160M2, ma difficilmente il “Blackjack” potrà essere convertito in aereo da trasporto.
- Il prossimo futuro
Il sogno del volo supersonico, bruscamente interrotto dopo i problemi economici e tecnici che hanno coinvolto i velivoli di prima generazione come Concorde e Tu-144, sembra essere tornato di attualità in virtù anche dei nuovi studi e delle nuove tecnologie che consentono un ridotto impatto acustico al raggiungimento della velocità del suono.
E’ ancora presto per determinare quando sarà possibile vedere un nuovo ‘Concorde’ solcare i cieli, ma i presupposti ci sono tutti.