Roll-out del primo F-35A Lightning II italiano
Il roll-out del primo F-35A Lightning II italiano, avvenuto il 12 marzo nello stabilimento della FACO (Final Assembly and Check Out) di Cameri, segna un momento storico.
Si tratta del primo F-35A assemblato in ambito internazionale e del primo dei cinque velivoli attualmente in fase di assemblaggio presso lo stabilimento di Cameri. Il velivolo, denominato AL-1, sarà ora sottoposto ad attività di controllo supplementari prima che possa effettuare il suo primo volo, previsto più avanti nel corso dell’anno.
La sigla AL-1 ha un significato preciso:
- A indica che si tratta di un velivolo CTOL
- L indica il lotto di produzione
- 1 indica che è il primo dei 90 F-35 che l’Italia si è impegnata a costruire
Esistono 3 varianti dell’ F-35:
- F-35A – variante a decollo ed atterraggio convenzionale (CTOL)
- F-35B – variante a decollo corto e atterraggio verticale (STOVL)
- F-35C – variante per portaerei (CATOBAR)
Il costo di ogni esemplare di F-35A è di circa 120 milioni di euro.
“Il roll-out testimonia lo stretto rapporto di partnership tra il Ministero della Difesa italiano, Finmeccanica-Alenia Aermacchi e Lockheed Martin.” Afferma una nota del costruttore aeronautico americano.
AL-1 è quasi pronto per il volo, necessità solo della verniciatura, componente fondamentale per un velivolo di 5^ generazione. Poi potrà iniziare i test di volo. A fine anno sarà consegnato all’Aeronautica Militare e, nel corso del 2016, sarà trasferito nella base USAF di Luke, Arizona, per l’addestramento dei primi istruttori e piloti italiani.
Lo stabilimento della FACO in Italia, di proprietà del Ministero della Difesa, è gestito da Alenia Aermacchi e Lockheed Martin Aeronautics e impiega attualmente oltre 750 lavoratori altamente qualificati nelle linee di assemblaggio e di produzione dell’F-35 e delle ali.
“La FACO di Cameri, al momento impegnata nell’assemblaggio dei primi otto F-35A italiani e nella produzione di ali per tutti gli F-35A della flotta, è un fiore all’occhiello a livello nazionale”, ha dichiarato Lorraine Martin, Lockheed Martin Vice President and F-35 Program Manager. “Inoltre, in qualità di centro europeo per le attività di MRO&U (Maintenance, Repair, Overhaul and Upgrade) degli F-35, creerà per decenni migliaia di posti di lavoro molto qualificati. Lockheed Martin è orgogliosa della partnership con l’Italia ed esprime grande apprezzamento per il personale specializzato di Alenia Aermacchi che ha portato a termine la produzione di questo incredibile caccia”.
La FACO produrrà tutti i velivoli F-35A e F-35B italiani, sarà impegnata nell’assemblaggio degli F-35A per l’aeronautica militare dei Paesi Bassi e dispone delle capacità per servire altri partner europei in futuro. A dicembre dello scorso anno è stata scelta dal Dipartimento della Difesa americano come centro principale per l’Europa per le attività di MRO&U degli F-35 Lightning II.
Il sito, che si estende su una superficie di circa 400.000 m2, comprende 22 fabbricati con una superficie coperta di oltre 90.000 m2 e ospita 11 stazioni di assemblaggio e cinque aree dedicate alle attività di manutenzione, riparazione, revisione e modifica dei velivoli. È stata inoltre recentemente completata la prima sezione alare completa per F-35A che verrà a breve consegnata alla linea di produzione degli F-35 di Lockheed Martin, a Fort Worth, Texas, per l’assemblaggio finale.
Gli F-35 A e B sostituiranno i Panavia Tornado, gli AMX e i velivoli AV-8B Harrier attualmente impiegati dalle forze armate italiane.
Sono già stati costruiti più di 130 F-35 e sono stati consegnati alle varie flotte, accumulando in totale 28,500 ore di volo.
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