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Rapporto finale sull’incidente dell’Hawker Hunter a Shoreham

Il 22 Agosto 2015 l’Hawker Hunter T7 con matricola G-BXFI precipitò lungo la strada A27 mentre stava partecipando al Shoreham Air Show, a circa 90 Km a sud di Londra, provocando la morte di 11 persone.

L’Hawker Hunter è un caccia britannico, jet monoposto, impiegato a partire dalla metà degli anni cinquanta. L’esemplare precipitato, G-BXFI, aveva prestato servizio nella Royal Air Force a partire dal 1955, nel 1959 era stato trasformato in biposto affiancato per essere utilizzato come addestratore, nel 1997 era passato in mani private.

Il pilota, Andy Hill di 51 anni, si è salvato nonostante la tragica dinamica dell’incidente.

Hill, ex comandante British Airways ed ex istruttore di volo nella Royal Air Force,ha collezionato più di 14.000 ore di volo, di cui 43 su Hawker Hunter e 934 su Jet Provost. E’ stato interrogato diverse volte dagli investigatori ma non ricorda praticamente nulla dell’incidente. A bordo dell’ Hawker Hunter era presente una action cam che ha registrato tutta la sequenza di volo al  Shoreham Air Show e che ha aiutato gli investigatori a chiarire la dinamica dell’incidente, questo filmato ricostruisce la sequenza degli eventi.

Il filmato, così come il rapporto finale di oltre 400 pagine (disponibile qui), è stato realizzato dalla Air Accidents Investigation Branch, che ha il compito di investigare su ogni tipo di incidente aeronautico accaduto nel Regno Unito.

L’incidente è accaduto durante l’esecuzione di quello che l’AAIB definisce “bent loop”, ovvero un looping dove la prua di ingresso è differente dalla prua in uscita. Si ottiene combinando il looping – una circonferenza a sviluppo verticale – con una leggera rotazione sull’asse del rollio. Per completarla con successo, Hill avrebbe dovuto iniziare la manovra ad una quota non inferiore ai 500 ft (quota minima autorizzata per questo evento),  ad una velocità iniziale di 350 kts, e applicare tutta la spinta del motore fino al raggiungimento dell’apice della manovra a 3500 ft, con una velocità compresa tra 100 e 150 kts. Nella fase discendente  avrebbe dovuto perdere tra i 2600 ft e 2950 ft, mantenendo così più di 500 ft di separazione dal terreno.

In base alla ricostruzione dell’AAIB, Andy Hill invece ha iniziato questa manovra ad una quota di 185 ft e ad una velocità di 310 kts. Durante la prima parte del looping non è stata applicata tutta la spinta del motore, raggiungendo appena 2700 ft con una velocità di 105 kts. Parametri insufficienti per completare la seconda parte del looping con l’Hawker Hunter, ma sufficienti per il Jet Provost, jet con il quale Hill si era esibito nei giorni precedenti e con il quale aveva molta più confidenza, circa 1000 ore di volo. Anche se era possibile interrompere la manovra, il pilota non ha saputo riconoscere la situazione di pericolo (secondo AAIB, Hill aveva 4 secondi di tempo dal top del looping per decidere di abortire), l’aereo era troppo basso per completare la fase discendente del “bent loop”. Il filmato recuperato dall’action cam a bordo dell’Hawker Hunter ha anche confermato che il pilota non ha avvertito alcun malore durante il volo, ed è rimasto sempre cosciente.

L’analisi della AAIB ha identificato diversi fattori che possono aver contribuito a questa errata interpretazione della quota: come la mancata lettura dell’altimetro nei momenti cruciali a causa del carico di lavoro, distrazione o limitazioni del campo visivo (es: riflessi), isteresi e errata calibrazione (-100 ft) di uno dei due altimetri (per i dettagli vedere l’Appendix A del rapporto), errata valutazione dell’altezza minima richiesta al vertice per completare la manovra, compatibile con quella necessaria per il Jet Provost e non per l’Hawker Hunter.

L’inchiesta ha accertato che l’aereo ha risposto correttamente ai comandi del pilota fino al momento dell’impatto, ma non è stata in grado di chiarire se la riduzione di potenza del motore registrata durante la fase iniziale del looping sia stata volontaria (comandata dal pilota) o dovuta ad altro.

In sintesi, secondo l’AAIB, i fattori causali dell’incidente sono stati:

  • All’apice della manovra il velivolo non ha raggiunto un’altezza sufficiente per completarla; la velocità e la spinta del motore nella parte ascendente della manovra erano insufficienti
  • Non è stata effettuata una manovra di scampo, nonostante non fosse stata raggiunta l’altezza minima all’apice della manovra.

L’Hawker Hunter è precipitato in una zona fuori controllo dagli organizzatori dell’air show, uccidendo 11 persone che erano sulla carreggiata della A27, ma l’AAIB sottolinea la mancata adozione di disposizioni di sicurezza utili a mitigare gli effetti di un eventuale incidente aereo in una zona al di fuori del controllo degli organizzatori dell’evento. E’ da notare che questo è stato il primo incidente in 6o anni di air show in Regno Unito che ha coinvolto degli spettatori.

A seguito di questo incidente la Civil Aviation Authority ha emesso – già a partire dal 2015/2016 – una serie di disposizioni per mitigare i rischi di sicurezza durante gli air show nel Regno Unito. Alcune raccomandazioni hanno riguardato un innalzamento delle quote minime per le esibizioni, una revisione delle distanze di sicurezza dal pubblico, requisiti medici specifici per i display pilot, manovre limitate per i velivoli jet vintage ed ex-militari… Alcuni organizzatori hanno annullato eventi, anche a causa dell’aumento dei costi dei permessi richiesti dalla CAA per organizzare un air show.  La CAA per ora ha confermato le disposizioni già emesse, con l’obiettivo di rendere questi eventi più sicuri.

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