Radiazioni cosmiche
Le radiazioni cosmiche ionizzanti potrebbero rappresentare un fattore di rischio per la salute dei piloti d’aereo: uno studio ha riscontrato un maggior numero di anomalie cromosomiche nei piloti con un maggior numero di ore di volo alle spalle
Stretti tra la crisi delle compagnie aeree e la minaccia terroristica, i piloti potrebbero avere un nuovo motivo di preoccupazione. Le radiazioni cosmiche ionizzanti, emanate dal Sole e dalle altre stelle, potrebbero causare danni alla loro salute. L’allarme viene lanciato da uno studio americano condotto dai ricercatori del National Institute for Occupational Safety and Health e del National Cancer Institute.
La ricerca, pubblicata sul giornale Occupational and Environmental Medicine e rilanciata dalla Bbc, riferisce dell’esperimento degli studiosi dell’Ohio e del Maryland, i quali hanno raccolto e analizzato i campioni di sangue di 83 piloti di linea, confrontandoli con quelli di 50 volontari residenti nella stessa città (tenendo presente il fattore età e il fattore fumo) e rilevando nel primo caso una maggior percentuale di anomalie cromosomiche. In particolare, il campione preso in esame, osservato tra il 2001 e il 2002, rivela una presenza di mutazioni di 2,6 volte superiore nei piloti con un maggior numero di ore di volo.
Insomma il Dna dei piloti, proprio a causa di questo tipo di radiazioni, potrebbe essere esposto a maggiori minacce e a un elevato rischio di cancro, anche se lo studio non traccia alcuna relazione certa tra tumori e le traslocazioni cromosomiche riscontrate, che sono di per sé solo un segnale di danni genetici. Inoltre, la ricerca non rileva sostanziali differenze tra piloti e «terrestri», ma piuttosto tra pilota e pilota, a seconda del numero di ore trascorse in volo.
Il dato in sé non dimostra alcuna verità indiscutibile e occorre sempre precisare che chi vola è esposto anche ad altre condizioni delicate (il jet-lag continuo per esempio nel lungo periodo può essere nocivo per L’ orologio biologico umano). Al tempo stesso, come ha sottolineato il portavoce della British Airline Pilots Association, altri studi in passato hanno dimostrato che i danni da eccesso di ore di volo tendono nel tempo (e soprattutto una volta smesso di volare) a ridursi. Al momento rimangono ancora molti interrogativi aperti sulle radiazioni del cosmo, che normalmente vengono filtrate dall’atmosfera, che ne attenua gli effetti nocivi