La Task Force Air “White Eagle” in Polonia a difesa dei cieli NATO
L'Aeronautica Militare partecipa alle missioni NATO di Enhanced Air Policing per garantire la protezione dello spazio aereo ai confini con la Russia
Ad inizio novembre abbiamo avuto l’opportunità di far visita alla Task Force Air “White Eagle” rischierata presso l’aeroporto Krolewo di Malbork, nonchè sede della 22^ Baza Lotnictwa Taktycznego della Polish Air Force, nell’estrema parte orientale della Polonia.
Il nostro viaggio inizia dall’aeroporto di Pisa. Ci imbarchiamo su un KC-130J della 46ª Brigata Aerea dell’Aeronautica Militare che dovrà trasportare i rifornimenti per il contingente italiano rischierato in Polonia. Dopo circa 3 ore di volo durante le quali abbiamo sorvolato Austria, Germania e Repubblica Ceca, atterriamo all’aeroporto Krolewo dove troviamo ad accoglierci il Comandante della TFA White Eagle, il Colonnello Salvatore Florio.
Dopo le presentazioni di rito, il Comandate ci invita a partecipare ad un briefing durante il quale ci illustrerà i compiti e le attività svolte dalla TFA White Eagle in Polonia.
Le attività della Task Force Air “White Eagle”
La TFA White Eagle è composta da più di 130 unità di personale proveniente da quattro Stormi (4° Stormo Grosseto, 36° Stormo Gioia del Colle, 37° Stormo Trapani e 51° Stormo Istrana) e da personale tecnico e logistico di vari enti dell’Aeronautica Militare. Abbiamo assistito ad un’ “anteprima” di questo rischieramento in occasione dell’esercitazione “Typhoon Flag” che si è conclusa lo scorso 15 luglio e che vi abbiamo documentato in questo articolo.
La TFA White Eagle partecipa alla missione NATO di “Air Policing” con il compito di garantire un rapido intervento a protezione dello spazio aereo del fianco nord-est della NATO in caso di sconfinamento da parte di velivoli che possano rappresentare una possibile minaccia per i cieli alleati.
“La Polonia è dotata di un sistema di difesa aerea, ha dei velivoli che fanno già questo lavoro. Il nostro è un supplemento di attività ed è per questo che viene definito Enanched Air Policing (eAP)” specifica il Com.te Florio durante il briefing. Infatti la Polonia è dotata di MiG-29, alcuni dei quali rischierati proprio a Malbork, che effettuano attività di sorveglianza aerea.
Oltre all’attività principale di Air Policing, la TFA White Eagle svolge anche altre attività di tipo secondario. Una di queste è l’ Enanched Vigilance Activity (eVA), ovvero misure di presenza e deterrenza integrate dalla NATO come conseguenza dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. L’altra è l’attività esercitativa e addestrativa a favore del sistema difensivo della nazione ospitante, quando possibile l’Aeronautica Militare e la Polish Air Force si esercitano in maniera congiunta consentendo al personale di entrambe le nazioni l’opportunità di testare le capacità dei rispettivi sistemi d’arma.
Cos’è l’Air Policing
L’attività di Air Policing è una missione di cui si è dotata la NATO a partire dal 1961 a seguito delle tensioni scaturite dalla Guerra Fredda e consiste nella continua sorveglianza e identificazione di tutte le eventuali violazioni dello spazio aereo NATO dinanzi le quali vengono intraprese azioni utili a contrastarle, come ad esempio il decollo rapido di velivoli caccia intercettori, il così detto “scramble”.
Le missioni di Air Policing svolte sui cieli dell’Alleanza sono coordinate dall’Allied Air Command (AIRCOM), ovvero il comando centrale delle forze aeree NATO con sede a Ramstein in Germania, ed esercita il Comando e il Controllo (OPCON) attraverso il Centro Operazioni (CAOC) di Uedem in Germania per lo spazio aereo a nord delle Alpi e di Torrejon in Spagna per lo spazio aereo a sud delle Alpi. Le operazioni della TFA White Eagle si svolgono sotto la diretta dipendenza del Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI).
“L’Italia è l’unica nazione che ad oggi ha partecipato a tutte le missioni di Air Policing organizzate dalla NATO. Bulgaria, Romania, Lituania, Estonia, Islanda ed infine Polonia” ci fa notare il Com.te Florio.
Attualmente sono attive 5 differenti missioni di Air Policing NATO a difesa di altrettante aree:
- Paesi baltici – Baltic Air Policing: avviata nel 2004 dopo che Estonia, Lettonia e Lituania sono entrati a far parte della NATO e rafforzata nel 2014 dopo l’invasione della Crimea da parte della Russia
- Islanda – Icelandic Air Policing: l’Islanda non è dotata di una forza aerea, dal 2008 i paesi NATO a rotazione provvedono alla protezione dello spazio aereo islandese
- Adriatico orientale – Balcani occidentali: alcuni stati come Albania, Slovenia e Montenegro non sono dotati di un sistema di difesa aerea adeguato pertanto gli alleati NATO, a rotazione, partecipano a missioni di air policing su questa regione
- Benelux: Belgio, Olanda e Lussemburgo conducono a rotazione missioni di air policing sui loro territori
- Enhanced Air Policing: sono missioni “enanched”, quindi di supporto, per aumentare o migliorare le capacità di difesa aerea di stati che ne sono già provvisti. Questa tipologia di missione è stata introdotta ad esempio in Romania e Bulgaria a partire dal 2014 dopo l’invasione della Crimea da parte della Russia, e in Polonia a partire dal 2022 dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia
Rischieramenti di questo tipo richiedono un’organizzazione impeccabile ed elevate capacità logistiche. La TFA White Eagle ha impiegato pochi giorni per dichiarare la piena operabilità in Polonia. “Quando siamo arrivati qui abbiamo trovato un hangar vuoto e qualche stanza vuota, nient’altro. Siamo arrivati qui nel primo pomeriggio del 18 luglio e il 28 luglio eravamo già in grado di operare. Il 30 luglio, con due giorni di anticipo rispetto la data prevista, siamo stati in grado di dichiarare la Full Operation Capability” afferma il Com.te Florio.
Il compito della TFA White Eagle è quello di controllare lo spazio aereo del fianco nord-est della NATO utilizzando 4 velivoli Eurofighter Typhoon in condizione di “Quick Reaction Alert – Interceptor” (QRA-I) operativi 24 ore su 24, 7 giorni su 7, pronti al decollo in meno di 15 minuti. Le attività sono iniziate ufficialmente il 1° agosto e termineranno il 1° dicembre.
L’Aeronautica Militare, per meglio supportare l’attività degli Eurofighter Typhoon durante le missioni NATO di Air Policing, nonché per attuare al meglio le possibilità di impiego congiunto, ha messo anche a disposizione altri assetti quali il KC-767A Tanker/Transport ed il CAEW (Conformal Airborne Early Warning).
“Qui non ci sono margini, non c’è possibilità di sbagliare, non c’è possibilità di impostare una prua e mantenerla per troppo tempo” afferma il Com.te Florio. Basta osservare la cartina geografica per vedere che l’aeroporto di Malbork dista:
- circa 5 minuti di volo (30 NM) dall’enclave russa di Kaliningrad dove la Russia, a partire da metà agosto, ha rischierato dei MiG-31K con capacità di utilizzo dei missili ipersonici Kinzhal
- circa 20 minuti di volo (180 NM) dal confine con la Bielorussia
- poco più di 25 minuti di volo (250 NM) dal confine con l’Ucraina
Il Com.te Florio prosegue la presentazione e fornisce alcuni numeri sulle attività svolte: “Abbiamo effettuato 400 ore di volo e abbiamo avuto un’efficienza media dei velivoli del 97%. Per arrivare a questo risultato ci vuole tanto sacrifico, tanta preparazione e tanta lungimiranza”.
Riguardo i decolli su allarme: “Da quando siamo qui abbiamo effettuato 19 Alpha Scramble, abbiamo identificato più di 25 aeroplani e abbiamo raccolto immagini di oltre 20 aeroplani. Il nostro compito è quello di indentificare i velivoli e verificare che rispettino le regole del diritto internazionale dell’aviazione”.
Lo scramble, coordinato in questo caso dal CAOC NATO di Uedem e dal CRC polacco di Varsavia, è scandito da una sequenza di eventi ben definita. Uno degli obiettivi dello scramble è quello di produrre la documentazione fotografica – in gergo “kodak” – del velivolo intercettato per poi procedere all’analisi delle immagini.
“Non esistono distanze minime tra i velivoli durante l’intercettazione. Non sempre ci sono le condizioni per poter effettuare la visual identification. Dobbiamo rispettare delle norme di sicurezza che sono inderogabili. In questi casi utilizziamo la sensoristica che ci permette di effettuare l’identificazione a distanza”. Il Com.te Florio fa riferimento al pod Litening installato sotto la fusoliera dell’Eurofighter Typhoon, strumento che tra le varie funzionalità consente l’acquisizione di immagini a distanza. Tra i velivoli fotografati e identificati dalla TFA White Eagle ci sono Sukhoi SU-27, Sukhoi SU-30, Ilyushin Il-20 scortato da SU-27, Sukhoi SU-24.
“L’area di interesse delle intercettazioni è normalmente nella FIR (Flight Information Region) polacca, su acque internazionali. Il 100% della nostra attività si svolge in questa zona”, il Com.te Florio indica sulla mappa un’area sul Mar Baltico compresa tra Kaliningrad, Malbork e l’isola danese di Bornholm. L’intensa attività in questa zona è dovuta alla presenza dell’enclave russa di Kaliningrad, un lembo di terra russo circondato da territorio polacco e lituano. Per raggiungere Kaliningrad dalla Russia continentale (o viceversa) i velivoli russi spesso volano a ridosso dello spazio aereo NATO senza usare trasponder o senza comunicare con gli enti del controllo del traffico aereo, determinando così gli scramble da parte della TFA White Eagle. Un’area congestionata diventata ancora più “calda” dopo le esplosioni che hanno coinvolto il gasdotto Nord Stream lo scorso 26 settembre.
Mentre il Com.te Florio è intento a concludere la presentazione, nell’hangar riecheggia il suono della sirena e viene diffuso il messaggio “Attenzione, Tango Scramble, Tango Scramble”. E’ richiesto il decollo immediato degli Eurofighter Typhoon. In questo caso si tratta di un evento addestrativo (Tango) e non di un evento “reale” (Alpha). Ci rechiamo all’esterno dell’hangar per seguire le operazioni di rullaggio e decollo, che avvengono in pochi istanti.
Gli Eurofighter della TFA White Eagle decollano rapidamente, faranno rientro alla base dopo un paio di ore. Nel frattempo, al tramonto, assistiamo al decollo di due MiG-29 del 41st Air Tactical Squadron della Polish Air Force.
Una giornata intensa e allo stesso tempo formativa che ci ha permesso di scoprire come opera la TFA White Eagle in Polonia. Le attività della TFA si concluderanno il 1° dicembre ma contemporaneamente un’altra TFA dell’Aeronautica Militare inizierà le proprie operazioni in Romania, sempre con lo stesso obiettivo, quello di proteggere i cieli dell’Alleanza.
Da ricordare che gli Stormi Eurofighter (4°, 36°, 37° e 51° Stormo) dell’Aeronautica Militare effettuano, a rotazione, il servizio di QRA 365 giorni l’anno, 24 ore su 24, sui cieli italiani e partecipano con continuità all’Interim Air Policing della Slovenia, dal 2004, dell’Albania, a partire dal 2009, del Montenegro dal 2018.
Nel frattempo il KC-130J dell’Aeronautica Militare è pronto sul piazzale dell’aeroporto di Krolewo. I pallet da traportare in Italia con attrezzature e materiali sono stati caricati nella stiva dell’Hercules. Siamo pronti per il rientro a Pisa.
Video RAW
Testo: Valerio De Cecco
Foto: Valerio De Cecco e Andrea Bellandi