International Flight Training School (IFTS): il centro di addestramento avanzato per i piloti militari
Lo scorso marzo abbiamo fatto visita alla Base Aerea di Decimomannu (Cagliari) dove da poco è operativa l’International Flight Training School (IFTS), la scuola internazionale di addestramento al volo dedicata ai piloti militari delle forze aeree di tutto il mondo.
L’idea di istituire una scuola internazionale di addestramento al volo nasce dalla volontà di mettere a fattor comune l’esperienza e le capacità nel campo dell’addestramento al volo dell’Aeronautica Militare e le risorse tecnologiche della più grande azienda italiana nel settore della Difesa, Leonardo. Il progetto è stato presentato ufficialmente in occasione del Salone Internazionale di Farnborough a luglio del 2018, i primi corsi sulla base di Decimomannu sono iniziati a luglio 2022.
Con l’accordo si è stabilito che all’Aeronautica Militare è affidata la responsabilità del mantenimento degli standard qualitativi della scuola di volo attraverso la gestione del programma addestrativo, la formazione degli istruttori di volo nonché il controllo di qualità finale sul livello raggiunto dai frequentatori. Alla Leonardo CAE Advanced Jet Training, joint venture nata tra Leonardo e CAE per supportare le attività dell’IFTS, è affidata la responsabilità del supporto tecnico logistico ai velivoli M-346 e ai sistemi di simulazione di terra, fino alla gestione operativa delle infrastrutture.
### LE FASI DI ADDESTRAMENTO DI UN PILOTA DELL’AERONAUTICA MILITARE ###
Il percorso addestrativo completo di un pilota militare dell’Aeronautica Militare destinato alla linea “fighter” si compone di 4 fasi:
- Prima fase, “Basic Pilot Training“, si svolge presso il 70° Stormo di Latina su velivolo SF.260
- Seconda fase, “Primary Pilot Training“, comune a tutti gli allievi piloti militari e finalizzata all’individuazione della linea volo alla quale saranno assegnati (fighters, pilotaggio remoto, elicotteri, trasporto), si svolge presso il 61° Stormo di Galatina su velivolo MB.339A
- Terza fase, “Specialized Pilot Training“, rivolta esclusivamente agli allievi piloti selezionati per le linee “Fighter” che si conclude con il conseguimento del brevetto di pilota militare (aquila turrita), si svolge presso il 61° Stormo di Galatina su velivolo MB.339C/D
- Quarta fase, “Lead In Fighter Training (LIFT)”, la fase addestrativa pre-operativa propedeutica al successivo impiego sui velivoli fighter di ultima generazione, si svolge su velivolo M-346 (T-346A è la denominazione adottata dall’Aeronautica Militare) presso il 212° Gruppo Volo IFTS di Decimomannu il quale è alle dipendenze del 61° Stormo di Galatina
### A COSA SERVE L’IFTS ###
Lo scopo principale dell’IFTS è quello di erogare corsi di fase IV (Lead In Fighter Training) ai piloti destinati ai velivoli da combattimento di 4^ e 5^ generazione. Il superamento di questo corso è propedeutico per l’ultima fase di addestramento che avverrà presso le OCU (Operational Conversion Unit) delle relative linee di assegnazione, come Eurofighter Typhoon ed F-35 Lightning II.
In passato la fase IV dell’addestramento si svolgeva presso la base aerea di Galatina su velivolo MB.339C/D. A partire dal 2014 il 339C/D è stato gradualmente sostituito dal nuovo M-346 e per gli 8 anni successivi il 212° Gruppo ha continuato ad operare presso la base pugliese con il nuovo velivolo. Nel 2022 il 212° Gruppo, forte dell’esperienza e del know-how acquisiti su M-346, ha trasferito parte delle attività presso la base aerea sarda confluendo nell’IFTS e dando vita al primo corso LIFT – su questa base – nel luglio 2022.
Presso la base sarda sono state realizzate nuove infrastrutture idonee ad accogliere e soddisfare la crescente domanda di “advanced training” proveniente dell’Aeronautica Militare e dai Paesi alleati e partner. E’ stato costruito un nuovo campus che si sviluppa su una superficie complessiva di 130.000 mq e che comprende:
- La Cittadella IFTS dove troviamo gli alloggi, impianti sportivi, mensa e area ricreativa per allievi e personale della Scuola
- Le infrastrutture logistico-manutentive (hangar e magazzini) per gestire l’operatività della flotta M-346
- Il Ground Based Training System (GBTS), il cuore pulsante dell’IFTS, un edifico che raccoglie tutte le infrastrutture necessarie all’attività didattica
### GROUND BASE TRAINING SYSTEM ###
La nostra visita inizia proprio dal GBTS dove siamo stati accolti dal Com.te del 212° Gruppo Volo, Ten. Col. Ivo Ferrazin.
Una delle prime cose che notiamo all’ingresso del GBTS sono le bandiere delle nazioni che hanno scelto di far addestrare i propri piloti in Italia: Arabia Saudita, Austria, Canada, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Qatar, Singapore, Svezia. Questo testimonia la bontà del progetto e il primato italiano nel campo dell’addestramento avanzato.
A differenza di tante altre basi che abbiamo visitato, il GBTS si compone di strutture di recente fabbricazione e qui viene impiegato sia personale militare che civile.
Proseguendo nella nostra visita, il Com.te Ferrazin ci guida alla scoperta del GBTS. L’edificio si compone in due ali:
- Ala ovest: troviamo il Gruppo Volo, Nucleo tattico, Nucleo operativo, SOR (Sala Operativa di Reparto Aereo), Sala vestizione
- Ala est: troviamo le aule studio e preparazione al volo, aula CBT (Computer Base Training), aule briefing e debriefing, aula MPDS (Mission Planning Debriefing System) per la preparazione della missione e per il debriefing.
Al momento della nostra visita erano presenti in addestramento 57 frequentatori: 50 in formazione per la fase IV e 7 in formazione come istruttori di volo (2 militari e 5 civili) provenienti da Italia, Inghilterra, Canada, Arabia Saudita, Singapore, Giappone e Qatar, nazioni alle quali si aggiungono Grecia, Belgio e Francia se si prende in considerazione anche la provenienza degli istruttori civili.
Il panorama internazionale si allargherà con l’attivazione dei prossimi corsi previsti per il 2024 con l’ingresso di Germania, Svezia, Ungheria, Austria, Kuwait e Spagna. Nell’arco dell’anno solare 2024, è previsto che la scuola raggiunga un rateo formativo di 80 allievi (a cui potrebbero aggiungersi fino a 40 istruttori), con 60 frequentatori in copresenza e classi da 20 frequentatori, superando le 8.000 ore di volo attualmente effettuate.
Presso l’IFTS, oltre agli allievi piloti, vengono addestrati anche gli istruttori, sia militari che civili. Entrambi seguono lo stesso syllabus formativo e addestrano i frequentatori seguendo le stesse modalità. Alcuni output addestrativi, come le “clearance” per le missioni da solista e gli esami, sono condotti esclusivamente da istruttori militari. Sono presenti 15 istruttori dedicati ai simulatori, 15 istruttori di volo militari e 15 istruttori di volo civili. Gli istruttori, a loro volta, possono acquisire le qualifiche di istruttore di istruttori e istruttore esaminatore.
### SIMULATORI ###
Buona parte dell’iter addestrativo si svolge al simulatore, ecco perché troviamo degli istruttori dedicati alla formazione al simulatore. Il Ground Based Training System (GBTS) offre un moderno sistema di addestramento che si differenzia in tre tipologie di simulatori:
- Simulator Base Training (SBT): E’ un sistema basico ma realistico dotato di display touchscreen e replica HOTAS dell’M-346 che consente al frequentatore di familiarizzare con i comandi di volo e di “volare” tutti i profili di missione che poi andrà a svolgere “live”, dalle missioni più semplici come BFM (Basic fighter maneuvers) a quelle più complesse, con la possibilità di simulare anche tracce nemiche. Sono presenti 18 postazioni interconnesse tra di loro, così da poter effettuare anche missioni con più velivoli.
- Partial Task Trainer (PTT): E’ un sistema avanzato che replica fedelmente il cockpit del’M-346, con un display semisferico che copre una visuale di 220°. Al momento sono disponibili 3 PTT.
- Full Mission Simulator (FMS): E’ come il PTT ma ha una visione sferica a 360°, per un addestramento più immersivo che consente all’allievo di avere una visione totale. Al momento sono disponibili 2 FMS.
I simulatori PTT e FMS sono linkabili tra di loro e con gli M-346 in volo. Sono integrati nel network ACMI (Air Combat Maneuvering Instrumentation, strumentazione per il combattimento aereo manovrato), possono interagire con tutti gli altri velivoli dotati di POD ACMI e consente la simulazione dell’armamento.
Questo sistema di addestramento integrato dell’M-346, denominato “Integrated Training System” (ITS), permette al frequentatore di familiarizzare con le procedure e svolgere a terra le attività addestrative che poi replicherà in volo. Una delle peculiarità dell’ITS è l’ETTS (Embedded Tactical Training Simulation, Simulazione di addestramento tattico a bordo) che permette di emulare sensori, contromisure, armamenti e CGFs (Computer Generated Forces) e consente ai piloti di interagire in tempo reale con uno scenario tattico virtuale. Attraverso la modalità LVC (Live, Virtual, Constructive) viene riprodotto un ambiente addestrativo che consente di far operare contemporaneamente piloti in volo (Live) e al simulatore (Virtual) all’interno di scenari complessi costituiti da minacce reali – come velivoli di forze amiche e nemiche, sistemi antiaerei, ecc. – affiancate da quelle generate dal simulatore (Constructive). Una piattaforma integrata in cui il comparto ground (simulatori e sistemi di apprendimento a terra) costituisce un tutt’uno con il velivolo stesso, consentendo di ottimizzare le attività di addestramento.
### ATTIVITA’ DI VOLO ###
Terminata la visita del GBTS, e ringraziato il Com.te Ferrazin per l’ospitalità, seguiamo una delle tante attività di volo che si svolgono all’IFTS. In particolare abbiamo seguito il briefing di una missione alla quale prenderanno parte 3 equipaggi, l’attività odierna prevede lo sgancio di armamento simulato presso il poligono di tiro.
Durante il briefing gli allievi e gli istruttori condividono tutte le informazioni utili per lo svolgimento della missione, partendo da quelle più basiche – come le condizioni meteo – a quelle più dettagliate come le modalità di svolgimento del volo.
Dopodichè gli equipaggi si dirigono in sala vestizione per completare il proprio equipaggiamento di volo con le dotazioni di sicurezza e casco.
Dopo la sala vestizione, si passa dalla SOR (Sala operativa di reparto) per recuperare le ultime informazioni prima dello “step out” in direzione della linea volo.
Ci dirigiamo presso la linea volo dove seguiamo l’accensione e il rullaggio dei 3 M-346. Presso l’IFTS sono disponibili in totale 22 velivoli M-346 (denominati T-346A dall’Aeronautica Militare, dove la lettera “T” sta per trainer ovvero addestratore).
Terminata la missione di volo, durata circa 1 ora, gli equipaggi fanno rientro alla GBTS. Qui si svolge la prima parte del debriefing, dove allievo e istruttore commentano “a caldo” come si è svolta la missione.
La seconda parte del debriefing viene svolta nell’aula MPDS (Mission Planning Debriefing System). L’M-346 può registrare su cassettina sia le immagini del volo sia tutte le interazioni che il pilota ha avuto con i comandi di volo, e nell’aula MPDS istruttore e allievo rivedono i filmati e i dati di volo per individuare e correggere eventuali errori commessi durante la missione.
### CORSO LIFT ###
Il corso LIFT proposto all’IFTS ha lo scopo di effettuare il “download” dell’OCU, ovvero fare in modo che i piloti acquisiscano più nozioni possibili e arrivino più preparati al Gruppo di assegnazione così che il corso di conversione operativa abbia una durata inferiore.
Oltre al syllabus (programma di studi) per il corso LIFT, troviamo altri 3 syllabus specifici per i corsi:
- LISP – istruttori di simulatore
- LIP – istruttori
- LIFT Propeller – corso specifico per gli allievi qatarini i quali provengono fase2 e fase3 effettuata su PC-21, velivolo ad elica
Ogni corso è composto da un syllabus modulare, quindi a blocchi. Nel caso del corso LIFT, ad esempio, ogni Paese può scegliere se acquistare tutto il pacchetto o solo alcuni blocchi per formare i propri piloti.
Il corso LIFT inizia con 3 settimane di ground school che si svolge principalmente nelle aule CBT e simulatore SBT. Gli allievi familiarizzano con la zona operativa attraverso le prime missioni al simulatore di volo e compiono le prime missioni di qualificazione (volo acrobatico, a vista, strumentale, coppia…) e emergenze sempre al simulatore. Dopo circa 12 ore di simulatore e 5 voli con istruttore, l’allievo compie il suo primo volo da solista su M-346.
Dopo aver passato l’esame “Composite Checkride” ed aver acquisito la qualifica, l’allievo accede ai successivi blocchi del syllabus. Per superare ogni blocco è necessario aver raggiunto il MIP (minimo indice di progresso) previsto.
Quindi si procede con il blocco addestrativo A2A (air-to-air) che a sua volta si divide in basico e avanzato. Tutte le missioni vengono volate prima al simulatore, poi “live” con istruttore, poi da solista. In questo blocco l’allievo affronta missioni di combattimento aereo simulato 1vs1 o 2vs1, impara ad utilizzare il radar, l’avionica, l’armamento, affronta missioni BVR (Beyond Visual Range), missioni QRA (Quick Reaction Alert) dove inizia ad acquisire nozioni tattiche, e missioni DCA (Defensive Counter Air) dove deve intercettare e eventualmente abbattere una traccia nemica. Dopodichè si passa a missioni SMI (Slow Mover Interception), dove vengono intercettati velivoli lenti a bassa quota, e a missioni ADCA (Advanced Defensive Counter Air) con missioni 2vs2 dove l’allevio impara a gestire in coppia due minacce nemiche. Il blocco si conclude con una missione OCA (Offensive Counter Air), ovvero una missione dove l’allievo sarà in prima linea a protezione del pacchetto di velivoli COMAO (Composite Air Operations).
Terminato il blocco A2A, si passa al blocco A2G (air-to-ground). Si inizia con missioni singole, voli a bassa quota (Low Level) con attacchi “pop-up” con uso di armamento a caduta libera, per poi passare a voli in coppia a bassa quota. Lo step successivo prevede missioni PGM (Precision Guide Munition) dove l’allievo impara ad utilizzare armamenti più moderni come bombe laser e GPS (es: JDAM e Gbu-24). Per mettere in pratica quanto imparato, si organizzano missioni CAS (Close Air Support) con il supporto del personale di terra di Aeronautica Militare, Esercito e Marina Militare. Si passa poi a missioni DM (Deliberate Mission) che prevedono ad esempio attività di Air Interdiction tramite missioni TAG (Tactical Air to Ground), suddivise in BTAG (Basic) e ATAG (Advanced). Nelle missioni BTAG l’allievo affronta uno scenario dove, dopo aver sganciato sul target, nel rientrare deve affrontare delle minacce a terra. Nelle missioni ATAG invece affronterà anche minacce air-to-air. Come per il modulo A2A, anche il modulo A2G si conclude con una missione finale dove si mettono in pratica tutte le nozioni da “bomber” acquisite nel blocco.
Il blocco successivo prevede missioni notturne, dove gli allievi affrontano missioni radar-to-radar – simili alle DCA – dove si intercetta un velivolo ostile di notte con l’ausilio di NVG (Night Vision Googles), e successivamente missioni CAS sempre con NVG.
Il passo successivo è il RANGE, ovvero il poligono di tiro. Le missioni si differenziamo in basiche e avanzate. Nelle prime gli sganci avvengono con circuiti triangolari mentre nelle seconde si effettuano circuiti tattici.
Un ulteriore blocco prevede missioni AAR (Air to Air Refuelling), ovvero rifornimento in volo. Come ogni tipologia di missione, anche queste sono svolte prima al simulatore e poi “live” con il supporto del KC-767 dell’Aeronautica Militare.
Al termine del corso, il frequentatore avrà partecipato ad un totale di 120 eventi addestrativi dove poco più della metà sono svolti live e la restante parte al simulatore.
Come abbiamo potuto vedere, l’IFTS rappresenta una vera e propria “rivoluzione” nel campo dell’addestramento avanzato dei piloti militari.
Il livello di tecnologia adottato nella realizzazione di questa infrastruttura la rendono una delle più innovative nel suo genere. Inoltre il nuovo modello addestrativo consente ai piloti di acquisire un know-how tale da ridurre il carico di lavoro durate la conversione operativa (OCU), riducendo i costi e migliorando l’efficienza e la disponibilità della flotta aerea per compiti operativi.
La joint venture tra Aeronautica Militare e Leonardo ha dato vita ad una delle eccellenze italiane che già da ora ricopre un ruolo rilevante anche a livello internazionale, tanto da essere stata scelta da diversi Paesi per addestrare i propri piloti. Il sistema integrato messo a disposizione da Leonardo, composto dal velivolo M-346 e dal Ground Based Training System, associato all’esperienza dell’Aeronautica Militare nel campo dell’addestramento al volo militare, hanno dimostrato di essere una soluzione addestrativa valida per la formazione dei piloti destinati ai velivoli di ultima generazione.
Ringraziamenti: From The Skies desidera ringraziare tutto il personale della base aerea di Decimomannu per l’accoglienza e disponibilità, in particolar modo il Com.te del 212° Gruppo Volo T.col Ferrazin, il Magg. Arpini, il Magg. Menichini, il Cap. De Rosa, il Cap. Naddeo, il Ten. Barsali, il Ten. Muscas e M.llo 3ª Silvia Mucciacito
Testo: Valerio De Cecco
Foto: Valerio De Cecco e Andrea Bellandi