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Gli aerei fanno… piovere!

I ricercatori hanno scoperto che nelle aree in prossimità degli aeroporti commerciali è stato registrato un modesto incremento (ma tangibile) di precipitazioni piovose e nevose in occasione dei decolli ed atterraggi degli aerei in determinate condizioni atmosferiche.

Il nuovo studio condotto dal National Center for Atmospheric Research (NCAR), fa parte di alcune ricerche in corso che si concentrano sui cosiddetti “hole punch” e “canal”, ovvero buchi e canali tra le nuvole, che si formano quando gli aerei volano attraverso alcune nubi di medio livello, costringendo l’aria circostante ad espandersi rapidamente e raffreddarsi. Questo fa sì che le gocce d’acqua  si trasformino in ghiaccio per poi cadere sotto forma di neve, lasciando spesso una strana apertura tra le nuvole.
nuvole.

Il Satellite “Terra” della NASA ha catturato questa immagine di “buchi” e “canali” il 29 gennaio 2007.

Il ricercatore del NCAR, Andrew Heymsfield, afferma che questo fenomeno si verifica in numerosi aeroporti, specialmente a medie e alte latitudini durante i mesi più freddi.  Se ci sono strati di nuvole nelle vicinanze che contengono gocce d’acqua a temperature sotto lo zero (il che è un evento comune), allora è molto probabile che si formino buchi o aperture tra le nuvole, con conseguenti precipitazioni.

Quando un aereo turboelica vola attraverso un strato di nubi con una temperatura di inferiore a -15 °C , l’estremità delle eliche può provocare l’espansione rapida dell’aria circostante. L’aria si espande, si raffredda, e fa sì che le goccioline molto fredde si congelino in particelle di ghiaccio che crescono, per poi cadere dalle nuvole come neve o pioggia. I jet hanno bisogno di temperature più fredde (inferiori ai -25 °C) per generare l’effetto “semina”. Questo effetto non è collegato alle scie di condensazione generate dai gas di scarico dei motori a reazione che si verificano a temperature più fredde (-40 ° C).

Heymsfield ed i suoi colleghi hanno usato anche un software per analizzare la genesi dei buchi. Hanno scoperto che il buco si diffonde rapidamente tra i 30 e i 90 minuti successivi all’attraversamento di una nube da parte di un aereo. Dopo circa 90 minuti, ghiaccio e neve cominciano a cessare.

Ulteriori dettagli sulla ricerca sono disponibili su http://www2.ucar.edu/news/4858/flights-can-inadvertently-generate-rain-and-snow-near-airports

 

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