Corso di Cultura Aeronautica 2019 a Palermo: in volo con l’Aeronautica Militare
Dal 13 al 23 maggio si è svolto a Palermo il Corso di Cultura Aeronautica tenuto dall’Aeronautica Militare in accordo con il Ministero dell’istruzione, dell’Università e della Ricerca, nel quadro delle iniziative informative ed orientative volte a diffondere la conoscenza del mondo aeronautico.
La tappa di Palermo chiude il ciclo annuale del 2019, di solito incentrato su quattro o cinque tappe. Ogni anno questi corsi offrono a circa 1250 giovani frequentatori una concreta ed unica esperienza di volo. I corsi di cultura aeronautica fanno parte dell’attività istituzionale del 60° Stormo, che ha mobilitato un totale di cinque velivoli più il relativo personale navigante, di supporto ai velivoli, e sanitario con relativi equipaggiamenti e mezzi, un vero e proprio rischieramento insomma!
L’aereo protagonista del corso è il SIAI S.208M, quadriposto di costruzione interamente metallica, ad ala bassa, carrello retrattile ed elica a passo variabile: nel 1968 la positiva valutazione dell’Aeronautica Militare di quattro S.205M, versione militare del riuscitissimo quadriposto da turismo SIAI, determinò la commissione di un lotto di 25 esemplari di S.208M alla SIAI, destinati ad addestramento, collegamento, e traino alianti. Quattro S.205M vennero successivamente convertiti ad S.208M. Rispetto al S.208 civile la versione “M” si differenzia per diversa strumentazione di bordo, due portelli per il posto di pilotaggio, il gancio di traino alianti opzionale e la mancanza dei serbatoi alle estremità alari. Successivamente Aeronautica Militare ordinò altri 16 esemplari di 208M, convertendo inoltre i quattro S.205M in 208M: uno dei quattro aerei convertiti porta adesso la matricola MM61935, ed ha la particolarità di essere l’aeroplano più anziano attualmente in servizio con Aeronautica Militare! Nonostante l’età gli aeroplani sono mantenuti in condizioni perfette dagli specialisti del Servizio Efficienza Aeromobili.
L’edizione svoltasi a Palermo ha visto coinvolti 250 studenti pre-selezionati in base alle valutazioni medie del I quadrimestre dalle classi terze, quarte e quinte di cinque Istituti: “Regina Margherita”, “S.Cannizzaro”, “G. Meli”, ”Umberto I “e “Pio La Torre”.
La prima parte del corso è stata improntata su basi teoriche e ha riguardato i fondamenti dei principi aerodinamici del volo, gli strumenti di volo, la sicurezza volo ed accenni alla meteorologia ed al controllo del traffico aereo. Gli studenti hanno ricevuto del materiale didattico e divulgativo predisposto dal personale dell’Aeronautica Militare che illustra sinteticamente e con semplicità i princìpi già accennati. È quasi fantascienza entrare in un’aula magna in pieno pomeriggio e trovare 250 ragazzi in religioso silenzio e che partecipano attivamente alle lezioni, ma come ho avuto modo di constatare durante le varie giornate del corso gli Istruttori del 60° Stormo provengono dalle più disparate linee operative e sono accomunati da una solidissima esperienza, oltre alla capacità di saper spiegare concetti complessi in maniera semplice e chiara: tutto, ma proprio tutto il personale del 60° ha inoltre un particolare quanto raro talento nel coinvolgere e fare appassionare giovani e meno giovani alla cultura aeronautica.
Terminata la fase teorica gli studenti hanno svolto un test, ed un terzo di tutti i partecipanti – coloro che hanno reso meglio durante il test – ha avuto l’occasione di sedere di fianco ai piloti provando a pilotare il velivolo SIAI 208M durante il volo di ambientamento, mentre gli altri hanno goduto comunque della magnifica esperienza di vedere le bellezze della propria città da una prospettiva fino a quel momento inedita, come passeggeri.
Durante il Media Day i risultati del test teorici sono stati comunicati attraverso delle graduatorie esposte presso l’aeroclub di Palermo all’aeroporto di Boccadifalco, e dalle urla di gioia dei ragazzi era facile intuire quando qualcuno si ritrovava tra i primi! In questa occasione gli studenti hanno avuto anche modo di familiarizzare non soltanto con gli aeroplani, ma anche con uno degli AW139 in dotazione al IV Reparto Volo della Polizia di Stato.
Successivamente si è tenuta la conferenza stampa durante la quale il Colonnello Paolo Frare, Comandante del 60° Stormo, – che, per inciso, ha cominciato la sua carriera frequentando un corso analogo da ragazzino – e le autorità locali hanno presentato il corso sottolineando come per l’Aeronautica Militare si tratti di una grande opportunità sia per i docenti che per i discenti. AM può infatti riprendere contatto con le nuove generazioni, sempre più difficilmente raggiungibili con metodologie tradizionali, trasmettendo loro l’idea di come dedizione, impegno, volontà di realizzare un obbiettivo e passione possano condurre a professioni appaganti: non solo quella, spesso ambita e idealizzata, del pilota, ma anche altre egualmente importanti legate al traffico aereo o alla manutenzione velivoli. Il Colonnello Frare ha inoltre ricordato agli intervenuti che le precedenti edizioni del corso hanno visto le ragazze piazzarsi sempre tra i primi classificati, ulteriore conferma, se ce ne fosse bisogno, del superamento dello stereotipo che etichetta le discipline scientifiche e tecnologiche come “roba da maschi”.
Alla fine della conferenza il personale, gli studenti e le autorità hanno posato per la rituale foto di gruppo, e la giornata è proseguita portando in volo le autorità e gli accreditati.
Mentre attendo che arrivi il mio turno mi emoziono al primo passaggio in formazione degli S.208M, è oramai da un bel po’ di tempo che il piccolo ma storico aeroporto di Boccadifalco non vede la presenza di aerei dell’Aeronautica Militare.
Finalmente tocca a me, la giornata è splendida e assolata, e prendo posto dietro al pilota, osservando gli altri S.208 mettere in moto e seguire i segnali a terra dei movieri. Rulliamo uno dietro l’altro fermandoci sulla taxiway per un rapido check di sicurezza, poi ci allineiamo sulla pista 35, e trascorsi cinque secondi dal decollo Max, il nostro pilota, rilascia i freni e spingendo la manetta al massimo fa erogare al motore Lycoming 0-540-E4A5 tutti i suoi 260 hp di potenza. Siamo i numeri due, puntiamo verso il mare in fila indiana, ed inseguiamo il numero uno a circa 100 m di distanza, effettuando virate sfogate e lasciando che l’orizzonte divenga parallelo al montante centrale del parabrezza, che separa il blu del mare dal blu del cielo.
Man mano che le mie orecchie si abituano al rombo del Lycoming comincia ad assalirmi una preoccupazione: ” Hey, ma il nostro numero uno è sempre ‘fuori tiro’ per la mia fotocamera, e gli altri ci seguono in fila indiana…”ma rapito dalla bellezza del “solito” paesaggio, visto però da una insolita ala grigio verde invece che da quella bianca del TB-9, mi limito a tenere la Nikon pronta allo scatto godendomi ogni istante del volo. Con mio sommo piacere la preoccupazione si rivela infondata, ci congiungiamo al numero uno in una formazione stretta, diventando il suo gregario sinistro, e si comincia con gli scatti. In breve tempo si uniscono anche il numero 3 e 4, e diventiamo un magnifico diamante. Anche nel volo lento e in formazione la perizia dei piloti AM è notevole, mentre sorvoliamo il magnifico Golfo di Mondello tutti i passeggeri dei quattro velivoli hanno modo di effettuare riprese fotografiche e video, senza rompere la formazione a rombo effettuiamo un passaggio sull’asse pista, dalla 17, e poi break a sinistra.
Diminuiscono i giri del motore, carrello e flap estratti, e ci posiamo dolcemente dietro al numero 1 sulla pista, rullando fino all’hangar storico dell’aeroclub.
Nel weekend il corso si è fermato, ma non l’attività di volo. I piloti dell’aeroclub di Palermo hanno portato in volo diverse decine di persone partecipanti a “Le vie dei Tesori”, uno dei più grandi festival italiani dedicati alla riscoperta del patrimonio culturale delle città, nell’ambito dei turni extra organizzati a causa dell’elevatissima richiesta di voli promozionali per questa attività. L’ aeroclub ha aderito all’iniziativa sia con i voli promozionali che con visite guidate ai beni immobili presenti all’interno del sedime aeroportuale (hangar storico, Villa Natoli con il suo giardino, e i rifugi antiaerei), facendo registrare il tutto esaurito già prima dell’inizio della manifestazione.
Il lunedì successivo ha avuto inizio la seconda fase del corso, protrattasi fino al mercoledì, nella quale gli studenti hanno vissuto l’esperienza di un volo di ambientamento sotto la guida degli istruttori tramite una fittissima programmazione di voli. Le reazioni degli studenti in attesa di volare ed appena ritornati a terra hanno dimostrato l’efficacia del corso: i ragazzi sono stati spinti a dare il massimo, instaurando rapporti genuini di empatia e amicizia con il personale del 60°Stormo, la loro curiosità è stata stimolata innescando così in loro la voglia di saperne di più, non sarebbe affatto sorprendente ritrovare in un prossimo futuro qualcuno di questi ragazzi con l’aquila turrita, o anche solamente con una PPL.
Al termine delle attività teoriche e di volo è stata stilata una graduatoria finale frutto delle valutazioni per le due attività: giovedì si è tenuta la cerimonia conclusiva del corso, durante la quale a tutti i partecipanti è stato consegnato un attestato di frequenza, che assegna un punteggio di merito in alcuni concorsi in Aeronautica Militare spendibile anche come crediti formativi e nell’alternanza scuola lavoro. I primi due classificati, rispettivamente Marzia C. e Matteo Z., si sono inoltre guadagnati l’opportunità di partecipare ad uno stage di dieci giorni sull’aliante Twin Astir da svolgersi in agosto presso l’Aeroporto di Guidonia, sede del 60° Stormo.
Un caloroso ringraziamento va a tutto il personale del 60° Stormo, in particolare ai Capitani Carla, Stefano e Max, ed al Presidente ed ai piloti dell’Aeroclub di Palermo: seppure appartenenti ad organizzazioni molto differenti tra loro svolgono quotidianamente un contributo insostituibile nella diffusione e promozione della cultura aeronautica.
Testo e foto: Antonio Di Trapani