Atterraggio di emergenza durante la Reno Air Race
Per gestire un’avaria mentre si vola a 600 km/h e a meno di 50 metri da terra bisogna avere sangue freddo e grande abilità.
Elliot Seguin, pilota Wasabi Air Racing, si è trovato in questa situazione mentre era in volo con il Lancair Legacy 2000 N33XP “Aerochia Race 33” durante la Reno Air Race, una competizione che si ripete annualmente in Nevada, a Reno, e che richiama appassionati da tutto il mondo.
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I piloti si sfidano su un circuito “ellittico”, che varia la sua forma in base alla classe di gara. Infatti i vari team sono suddivisi in classi in base alla tipologia di aereo con il quale competono. Il circuito è formato da piloni, che altro non sono pali telefonici alti 15 metri rivestiti da pannelli e vernice rossa/arancione per migliorarne la visibilità.
Il Lancair pilotato da Seguin rientra nella Sport Aircraft, e proprio mentre si stava lanciando per un nuovo giro di qualifica ha avvertito un problema al motore, con presenza di fumo e forti vibrazioni.
Come si può notare dal video, Seguin dopo aver notato una perdita di MAP (Manifold Air Pressure – la pressione al condotto di aspirazione), per prima cosa inizia a guadagnare quota (minuto 1:44 del video) salendo a 3400 piedi – 1000 metri da terra – per valutare la situazione e iniziare la procedura per l’atterraggio di emergenza. Ha ridotto al velocità, portandosi a 110-120 kts di indicata. Il motore è sempre acceso, trasmette vibrazioni e dà ritorno di fiamma. Nel frattempo è iniziato ad entrare fumo in cabina (2:05 del video), ma non è stato necessario attivare l’ossigeno di riserva (bailout bottle). L’avvicinamento continua, la velocità è sui 120 kts, la pista è in vista, quindi Seguin imposta il trim per regolare l’assetto (2:13), estende il carrello (2:25) ed effettua una virata ad S (2:30) per perdere quota e posizionarsi in finale. Poco dopo l’atterraggio Seguin nota altro fumo dalla parte destra del motore… decide di spegnere i magneti, e prosegue la corsa fino alla via di rullaggio, dove ad attenderlo ci sono gli uomini del servizio antincendio aeroportuale.
Il tutto dura pochi istanti, da quando viene dichiarato il MAYDAY passano appena 1:40 minuti prima dell’atterraggio. Nel video pubblicato dallo stesso Seguin sono riportate alcune annotazioni che ci aiutano a capire ancora meglio la dinamica dell’emergenza.
Non è la prima volta, e non sarà neanche l’ultima, che si verificano problemi di questo tipo durante la Reno Air Race. Gli aerei che partecipano a questa competizione sono dei “racer”, modificati all’estremo per ottenere il massimo delle prestazioni. Vince il più veloce.
Nel 2014 anche il P-51 “Precious Metal” ha avuto qualche problema durante la sessione di test alla Reno Air Race ed è stato costretto ad un atterraggio d’emergenza. Problemi all’impianto di alimentazione, ed il Griffon da 3200 hp improvvisamente ha smesso di funzionare…