Ogni qual volta un pilota compie manovre con un un elevato angolo di incidenza (AoA), come ad esempio virate strette, looping, tonneau, è sottoposto a forti accelerazioni gravitazionali, meglio noti come “G” (Forza G). Sulla Terra ogni corpo è sottoposto ad una accelerazione pari a 1G, ovvero 9,81 m/s2.
In una virata stretta, un pilota è sottoposto all’effetto di G positivi, cioè viene “schiacciato” al sedile. Facendo una virata a 3G, è come se il nostro peso triplicasse (3×9,81 m/s2 = 29,43 m/s2), quindi i nostri movimenti diventano molto difficoltosi, e sottoposti ad una forza pari 3 volte al nostro peso. Un pilota militare è addestrato per sopportare al massimo 9G non prolungati, cioè 9 volte il peso del suo corpo, anche grazie all’uso di tute anti-G. In questi casi, il sangue tende a defluire dalla testa ai piedi, i tessuti del volto vengono stirati, le masse muscolari divengono insufficienti a garantire i movimenti delle varie parti del corpo (se il capo è flesso diviene impossibile riestenderlo), anche il sangue aumenta il suo peso. La vista inizia ad appannarsi, per poi entrare in visione grigia e successivamente nera (ovvero non affluisce sangue ad encefalo e retina). In casi limite, si arriva al G-LOC, ovvero perdita di conoscienza. Il seguente video mostra proprio gli effetti dei G positivi.
In una scampanata o nel volo rovescio, il pilota è sottoposto all’effetto dei G negativi, cioè viene “sbalzato” dal sedile. In queste manovre si ha la sensazione di pesare il doppio o il triplo e di essere a testa in giu. Di conseguenza il sangue tende a defluire dai piedi alla testa, causando la visione rossa (sangue al cervello). I G negativi sono più difficili da sopportare e possono causare seri problemi al pilota. Un pilota militare ben addestrato può sopportare al massimo -5 G non prolungati. Di seguito un video (molto molto simpatico !!) che mostra gli effetti dei G negativi