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L’Aeroporto di Biella intitolato a Pietro Venanzi

Era il 30 ottobre 2015 quando Pietro Venanzi e Herb Moran erano decollati da Vergiate con il convertiplano AgustaWestland AW 609 per effettuare un volo di collaudo.

Quel volo si concluse tragicamente su un campo di Santhià, in provincia di Vercelli. Le indagini sono in corso e non si conoscono ancora le cause dell’incidente costato la vita ad entrambi i piloti. Sembra che il convertiplano abbia iniziato ad oscillare e che l’equipaggio abbia provato a contrastare questi movimenti, ma invano. Stando ad alcune testimonianze Venanzi, con un’ultima estrema manovra, ha condotto il convertiplano lontano dal centro abitato evitando una strage.

Pietro Venanzi lavorava in AgustaWestland dal 1999 ed era il capo-collaudatore dell’AW 609, per l’impegno mostrato in questo progetto innovativo nel 2014 gli fu assegnato il premio “Iven Kicheloe“. Herbert Moran era collega di Venanzi, ex pilota della Marina americana, in AgustaWestland dal 2011

In quel periodo i test di collaudo procedevano spediti, appena un mese prima del tragico incidente l’AW 609 aveva stabilito il record di velocità su una rotta di mille chilometri “punto-punto”, 1.161 chilometri in 2 ore e 18 minuti. La certificazione FAA era attesa nel 2017, per poi consegnare i primi esemplari.

AW609 Test Pilots
Al centro, Pietro Venanzi

Con una cerimonia svoltasi sabato 17 dicembre, Air Vergiate Srl ha voluto ricordare Pietro Venanzi intitolandogli l’Aeroporto di Biella-Cerrione (da poco acquisito dalla stessa Air Vergiate), che dista pochi chilometri dal luogo dell’incidente. All’evento hanno partecipato alcune autorità locali, familiari, amici e colleghi di Venanzi. Su www.newsbiella.it alcune foto della cerimonia.

In questo video Piero Venanzi illustra le capacità dell’ AW 609Agusta.  Il convertiplano è quel mezzo in grado di decollare come un elicottero e di avanzare come un aereo. Ha due motori basculanti installati alle estremità delle ali che possono variare l’incidenza in base alla funzione che deve svolgere. Quando i motori – e quindi le eliche – sono rivolte verso l’alto il convertiplano si comporterà in maniera simile ad un elicottero, quando i motori sono  orientati in orizzontale (rispetto la corda dell’ala) il convertiplano si comporterà come un aereo.

 

Nel 2000 Venanzi fu insignito della Medaglia di Bronzo al Valore Aeronautico con la seguente motivazione:

“Pilota responsabile della condotta di una missione di navigazione con elicottero monomotore, in fase di accelerazione dopo il decollo al verificarsi di una gravissima emergenza al motore che imponeva l’atterraggio immediato in autorotazione, nonostante l’estrema criticità delle condizioni in cui l’avaria si era improvvisamente manifestata, manteneva il controllo dello stesso dirigendolo prontamente verso l’unico luogo con adeguate caratteristiche di atterrabilità e privo di implicazioni per la sicurezza dell’operazione impostando l’unica difficile traiettoria praticabile e ponendo contestualmente in essere tutte le possibili azioni per tentare di risolvere la pericolosa situazione. La fulminea prontezza dimostrata nell’applicare le uniche azioni possibili e l’eccezionale abilita’ nell’eseguirle in circostanze estreme evitando parimenti l’impatto con vicinissimi ostacoli sia naturali che artificiali consentivano di ultimare l’atterraggio di emergenza senza danno alcuno per la popolazione, per l’unico passeggero a bordo oltre egli stesso e parimenti per l’elicottero a lui affidato. Raro e limpido esempio di eccezionale capacita’ professionale, di coraggiosa determinazione e di assoluto attaccamento alla Forza armata”. Cielo di Carpi (Modena), 4 giugno 1995

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