I mondiali di acrobazia aerea (World Aerobatic Championship) sono terminati ormai da un paio di settimane; questo evento poteva rappresentare l’occasione giusta per rilanciare il volo sportivo in Italia, ma resta un pò di amaro in bocca per come sono andate le cose.
Hamilton mi ha dato la possibilità di vivere da vicino la fase finale dei Mondiali e l’Air Show, ed in qualità di appassionato di aviazione e pilota VDS ho notato che alcuni aspetti dell’evento non sono stati gestiti al meglio. Fino a qualche giorno fa pensavo che questo fosse solo il mio personale punto di vista, condiviso da pochi, ma ho riscontrato che nei vari forum e mailing list il malcontento si sta propagando.
Le principali critiche mosse all’organizzazione riguardano:
- scarsa risonanza dell’evento dovuta alla poca pubblicità che ne è stata fatta -> il campionato del mondo poteva rivelarsi il mezzo ideale per far avvicinare molti appassionati (e non) al mondo del volo
- scarsa partecipazione di aziende del settore -> all’aeroporto di Foligno erano presenti circa 15 stand, quasi tutti occupati da aziende locali che poco avevano a che vedere con il volo
- la mancata autorizzazione all’atterragio per gli ULM (aerei ultraleggeri) -> l’aeroporto è stato chiuso per favorire il corretto svolgimento delle gare, ma è stata negata la possibilità di far atterrare gli aerei ultraleggeri anche prima e dopo (9:00 – 19:00) le gare e l’air show di domenica… questo avrebbe permesso a molti appassionati di poter raggiungere Foligno e di riempire i parcheggi con 100, 200, 300… aerei, come avviene regolarmente durante i classici raduni di Ozzano e Castiglion del Lago
- lo scarso interesse e partecipazione dell’AeCI nella promozione dell’evento -> non era presente neanche con uno stand, e questo la dice lunga… mi sono domandato: metti che un bambino/ragazzo/adulto/anziano fosse capitato all’aeroporto di Foligno “per caso”, e vedendo volare tutti quegli aerei si domandasse “come posso diventare un pilota come loro?”, a chi avrebbe potuto chiedere informazioni???
- la gestione dei visitatori/spettatori e dell’air show ha lasciato desiderare -> fino a domenica mattina, era impossibile accedere al sedime aeroportuale per chi fosse sprovvisto di Pass; si doveva assistere alle gare dal parcheggio o lungo la strada, con una visuale non ottimale. L’air show, a differenza da quanto pubblicato sull’opuscolo distribuito a Foligno, ha visto la mancata partecipazione di alcuni “protagonisti”, come Mikhail Mamistov (campionedel mondo 2011), Bob Holland, l’M346, Equipe de Voltige, Dallan, Canadair, P-180… chissà perchè..
A queste critiche, si contrappongono i complimenti fatti da tutti i team stranieri che hanno partecipato al mondiale; si sono complimentati per come sono state organizzate le sessioni di gara e per il loro svolgimento regolare, e per l’ospitalità che hanno ricevuto, tant’è che hanno chiesto a gran voce di organizzare il prossimo europeo e mondiale di nuovo a Foligno.
Ho pensato che intervistare una persona che ha partecipato ai mondiali in qualità di atleta sia un ottimo punto di vista per capire come sono andate le cose. Per questo martedì scorso ho intervistato Vittorio Primultini, pilota acrobatico categoria “illimitata” della Nazionale Italiana, che ha preso parte ai Mondiali di Foligno.
Sul gruppo Facebook “Italian Aerobatic Team 2011” Vittorio ha rilanciato parte dell’intervista già da qualche giorno, suscitando commenti e spunti di riflessione da parte di molti addetti ai lavori.
L’intervista a Primultini è stata anche l’occasione per fare il punto sullo stato dell’aviazione sportiva italiana, che negli ultimi anni ha visto una costante riduzione di piloti coinvolti nella specialità dell’acrobazia a motore, tant’è che per la categoria Sportmen quest’anno il titolo italiano non è stato assegnato a causa di mancanza di concorrenti.
Ecco cosa è emerso:
- Ciao Vittorio, innanzitutto volevo fare i complimenti a te ed ai tuoi colleghi italiani per aver rappresentato l’Italia a questi mondiali. Proverò a farti qualche domanda, probabilmente alcune sono fuori la tua competenza (soprattutto per ciò che riguarda l’organizzazione dei WAC), rispondimi se puoi e come puoi, non vorrei metterti in difficoltà!
Ciao Valerio, come prima cosa voglio ringraziarti per i complimenti molto benaccetti. So che ho qncora moltissimo da migliorare prima di poter fare bella figura contro il resto del Mondo. So comunque anche che il mio risultato rispecchia la realtà italiana per l’acrobazia a motore e per tutti gli sport aeronautici.
- Come è organizzata la Nazionale Italiana di Acrobazia Aerea?
- Su internet faccio difficoltà a recuperare informazioni… Immagino che da quando l’AeCI è stata commissariata e la FSIVA ha cessato di svolgere il ruolo che aveva (come accaduto per le altre federazioni), l’organizzazione e la promozione del volo acrobatico in italia ne abbiano risentito.
- Ci sono giovani che ancora si appassionano a questo sport?
Ci sono persone che si avvicinano all’acrobazia, però non son molti quelli che si avvicinano alle gare. Il motivo principale è che ci sono poche scuole acrobatiche in Italia, e alcune di queste non spingono i propri alievi ad avvicinarsi alle gare. La maggiorparte dei club denigra l’acrobazia indicandola come pericolosa e poco redditizia sia finanziariamente che a livello di qualità di pilotaggio. Assolutamente non vero per la seconda parte, purtroppo vero per la prima.
- Qual’è l’iter che un ragazzo deve intraprendere per conseguire l’abilitazione acrobatica, e per poi proseguire per arrivare a praticare l’Unlimited?
- Vedo che all’estero qualcuno è riuscito a trasformare il volo acrobatico in un “lavoro”, ovvero riesce a guadagnare qualche soldo volando e divertendosi, anche perchè ci sono degli sponsor che investono seriamente (un esempio: Red Bull). In Italia come siamo messi? Si riesce a vivere di acrobazia?
- L’Extra con il quale hai volato a Foligno aveva immatricolazione straniera (forse tedesca.?!) in Italia non si vedono molti mezzi di questo tipo. Come mai?
- Il primo degli italiani classificati ai mondiali sei tu, ed ho letto che anche nel campionato nazionale ti sei classificato al primo posto (complimenti!). L’anno prossimo ci sarà l’europeo e tra due anni nuovamente il mondiale. Quali sono le tue aspettative e le ambizioni del team italiano?
Le mie aspettative per le prossime competizioni sono di mantenere il piazzamento ed il livello acquisiti fin qui. Per migliorare avrei bisogno semplicemente di piu fondi. Li userei per volare di piu in quanto parlando con il team americano ho saputo che loro si son allenati ben 120 ore dall’inizio dell’anno, e sempre han volato con un allenatore a terra che li seguiva. Si capisce perchè erano cosi bravi, io ho fatto solo circa 8 ore senza nessuno che mi seguisse da terra. Purtroppo son queste le mie possibilità economiche. Non penso di riuscire a sborsare nuovamente i costi necessari alla preparazione di un evento cosi a meno di non ricevere qualche aiuto. Mi piacerebbe trovare uno sponsor per poter magari prendere un aereo nuovo da tenere in Italia e poi pagare un allenatore per fare qualche volo di allenamento serio tipo tre volte prima del campionato. So comunque che questa idea resterà probabilmente solo un bel sogno.
Parlando del WAC:
- Vista la situazione non tanto felice dell’AeCI, il mondiale di acrobazia aerea poteva essere un modo per promuovere l’aviazione sportiva; ho notato che (purtroppo) l’evento non è stato pubblicizzato come avrebbe meritato, e secondo me è stata un’occasione persa per far avvicinare la gente a questo sport. Solo per farti un esempio… io sono venuto a Foligno da Roma in macchina il sabato mattina, lungo la strada non ho trovato 1 solo cartello che pubblicizzasse i WAC.
Su questo ti do pienamente ragione, però non posso dare la colpa agli organizzatori dei WAC, ne tantomeno all’aeroclub di Foligno. Senza voler esagerare posso affermare che tutto quello che hai visto è stato realizzato da Irene Pasini aiutata dal presidente del club di Foligno E BASTA. Mi è inoltre sembrato di capire che l’aeroclub d’italia invece di aiutare l’organizzazione non ha fatto nulla, tant’è che non era nemmeno presente con uno stand! Riporto cio che son venuto a sapere, il comandante di Cervia (aeroporto militare ben piu grande di Foligno) aveva dato la sua disponibilità ed il benestare (a voce) per ospitare i WAC. per ospitare i WAC. Purtroppo l’aeroclub d’italia, che deve ufficializzare tutte le richieste all’aeronautica o ai vari orgnai internazionali, ha ritardato l’invio della richiesta cosi tanto da non poter piu permettere ai militari il decorso della pratica dalla loro parte. Risultato? A circa 3 mesi dall’inizio dei WAC, ancora non c’era un aeroporto disponibile. PER FORTUNA c’è stato l’aiuto di Foligno che ha potuto salvare la situazione altrimenti quast’anno probabilmente non si sarebbero disputati i campionati. Questo ti fa capire che una persona o due, son troppo poche per poter organizzare una cosa cosi grossa stando anche attenti a cio che succede attorno al campionato.
Questo fa capire che una persona o due, son troppo poche per poter organizzare una cosa cosi grossa stando anche attenti a cio che succede attorno al campionato come puo essere la pubblicità mediatica dello stesso. Dobbiamo essere realisti, purtroppo in Italia non c’è la mentalità. Basta guardre le squadre partecipanti ai WAC. La francese aveva un team manager, un allenatore, un reported dei media nazionali e uno o due meccanici oltre che ovviamente i piloti. I russi erano messi quasi uguali, gli mancava il reporter. Gli americani idem, ecc. ecc. Noi eravamo in due piloti e basta, io ho fatto sia da pilota che da il team manager e per la parte di meccanico ci siamo arrangiati da soli e una grossa mano ce l’ha data Sergio Dallan. Fare il team manager vuol dire essere presente a tutti i briefing. Purtroppo non ho potuto esserci ad un paio perchè dovevo volare. Non mi sembra molto serio da parte di tutto il mondo aeronautico italiano, con i mondiali in casa, non aver nessuno che si proponga per aiutare i propri atleti. Mai nessuno che si sia offerto di dare una mano ne a noi e mi sembra di capire nemmeno ad Irene. E poi si parla di mala organizzazione … ma per piacere!!!
- Inoltre ho letto nei vari forum frequentati principalmente da piloti VDS (anche io ho l’attestato VDS) alcune lamentele riguardo la mancata autorizzazione per atterrare a Foligno il sabato o la domenica con gli ULM. O meglio, inizialmente l’AeCI aveva dato l’autorizzazione, dopodichè è stata revocata. Non pensi che anche questa mossa abbia fatto perdere fiducia nei confronti di chi amministra l’aviazione sportiva in Italia?
- Ho avuto la sensazione che Foligno (inteso sia come “città” che come “aeroclub”) avesse paura di dover organizzare un evento del genere e di dover accogliere piloti in volo e appassionati via terra. Il sabato la gente era costretta ad assistere alla gara di Freestyle dal parcheggio, dietro la recinzione, sotto il sole. Capisco che ci sono norme di sicurezza da rispettare ecc ecc… ma secondo me, una soluzione migliore si poteva trovare.
- Anche perchè la domenica i cancelli sono stati aperti, e la gente poteva entrare – dopo aver pagato il biglietto di ingresso da 5€. Ripeto: io ho avuto la fortuna di ricevere il pass da Hamilton, ma ti posso assicurare che appena ero arrivato mi aveva preso lo sconforto, ed ho visto gente venire da molto lontano ed arrabbiarsi (di brutto) con gli addetti alla sicurezza, vista la scarsa informazione. Posso solo immaginare le reazioni dei supporter dei team stranieri che sono arrivati a Foligno (se c’erano), e che sono dovuti restare fuori dall’aeroporto dopo un lungo viaggio… te hai avuto modo di partecipare a competizioni anagolghe all’estero?
- Hai notato qualcosa di diverso nell’organizzazione?
- A parte questo.. veniamo alla domanda più scottante… i piloti ed i vari team che giudizi hanno espresso sull’organizzazione e sull’ospitalità? Sono rimasti soddisfatti? Abbiamo fatto una bella figura? 😀
- La domenica era previsto “Il Gran Gala dell’Acrobazia Internazionale”, ho notato che rispetto al programma iniziale presentato al pubblico ci sono stati dei cambiamenti. C’è stato qualche problema?
- Comunque, veder “volare” delle leggende come Fantoba e Kairys non è cosa da tutti i giorni, è stato qualcosa di davvero eccezionale, che dovrebbe ripetersi più spesso!
Il team della Rrepubblica Ceca ha fatto una serata conviviale con le loro specialità sottaceto e birra a gogo, MITICI!! Poi l’han fatto anche gli spagnoli con due paelle alle quali noi italiani abbiamo affiancato il vino, e anche i francesi si son aggregato ai tedeschi per una serata a base di salamini, formaggio e buon vino.